Conoscete questa sensazione?
Senza preavviso il cuore che salta. Gli occhi che luccicano e la gola che si stringe.
La guardo e penso: Come sei cresciuta! Poco tempo fa eri ancora nella mia pancia e io ti cantavo le canzoncine.
Poi le prime ore con te in collo. “Sei mia figlia, mia figlia” ripetevo in continuazione. “Sarò sempre qui per te”.
E avevi dall’inizio questo profumo particolare. Purtroppo non lo ricordo più, ma ricordo che non riuscivo a staccare il naso dai tuoi primi capellini. Avevi un profumo fantastico, unico.
Poi ti abbiamo portato a casa, finalmente dopo 10 giorni di ospedale. E abbiamo cominciato a conoscerci. Non sei mai stata una bimba ‘difficile’.
Solo per l’allattamento ho sudato freddo tutte le volte – preferivi da sempre il biberon che finivi alla velocità della luce.
Sono stata ore accanto al tuo lettino a guardarti, ad accarezzarti, a tenere la tua piccola manina.
E poi i tuoi primi passi. Eri tanto fiera e ridevi con i tuoi occhietti a forma di lunette.
E io ero fiera con te.
Mi ricordo come tremavano le mie ginocchia il primi giorni di nido.Tornata da sola in macchina, piangevo per la disperazione. Chissà, se ti manco, chissà se ti trovi bene.
Tu mi mancavi. Tantissimo.
E tutto a un tratto salti dalle sedie, porti il 26 di scarpe, canti canzoncine, parli in tedesco, prepari la cena, scegli i tuoi vestiti. Non sei più una personcina. Sei una personalità. Giochi con i tuoi primi amichetti ai giardini, senza cercarmi.
Stai crescendo e sei tanto bella.
A volte mi ti immagino da adulta. E mi chiedo che vita ti aspetterà.
A volte mi dici che sei grande.
“Sono grande mamma, mangio al tavolo dei grandi (al nido). A volte invece diventi il mio piccolo baby e vuoi stare solo in braccio.
La sera quando stiamo comodi a letto a leggere un libro, mi accarezzi con la mano.
E io ti do i bacini.
Vorrei che restasse ancora a lungo così…. mia dolce Annika