Cari lettori,
quest’anno i Pispoli e io arriviamo un po’ stanchi e malati a Natale.
Un mese di infezioni virali, raffreddori, bronchiti, etc. ci hanno stesi per terra.
Nonostante questo, abbiamo preparato i biscotti di Natale, abbiamo decorato l’albero di Natale (vero) e abbiamo letto insieme un monte di libri su alberi di Natale, regali, Babbo Natale e renne.
Abbiamo scartato insieme il primo regalo della zia e dello zio e passiamo le giornate fra canzoni di Natale, puzzle e coccole sul divano.
E’ il secondo Natale dei Pispoli,
ma per me è una grande emozione come lo è stato il primo Natale, quando i Pispoli gattonavano stupiti intorno all’albero.
Come molti di voi sanno, ho cercato a lungo di avere bambini e il periodo natalizio senza bambini era per me sempre particolarmente triste e deprimente.
Ora mi voglio godere questi giorni di festa, anche se siamo malati.
Ho già preparato i regali, scegliendo con cura la carta da regalo (eh, l’anno scorso era la cosa più bella).
Sotto l’albero aspettano anche i regali dei nonni e della zia dalla Germania.
Lo so, forse i regali saranno troppi,
ma sapete una cosa?
Non me ne frega niente.
Alla pedagogia si penserà l’anno prossimo. 😉