Annika ha ricevuta dalla Befana una bellissima selezione di colori PlayDoh: 10 bellissimi barattolini variopinti.
Le piace molto modellare, creare animali vari, palline (o gelato), würstel (o serpenti), biscotti. Si inventa piatti sfiziosi e colorati che ci presenta al tavolo apparecchiato, tutto fatto -ovviamente- con la pasta modellabile.
Ieri ci siamo sedute al tavolino e abbiamo aperto i vari barattoli Play Doh.
E abbiamo iniziato a creare palline, biscotti e serpenti vari.
E cosa fa Annika?
Lo temevo! Con naturalezza prende un po’ di ogni colore e comincia a mischiarli, tutti insieme.
Oddio, penso. Ora rovinerà i colori nuovi nuovi.
I bellissimi colori! I barattoli appena aperti!
Fra poco sarà tutto un’unica pasticcio marrone. Puh!
E mentre apro la bocca per dire ad Annika di non mischiare i colori e per insegnarle di usare un colore alla volta, mi fermo.
E mi dico: dai, non ti agitare per una cosa del genere, lasciala essere creativa.
E la osservo concentratissima a modellare, mischiare, creare animaletti.
Libera da schemi rigidi inventa il suo senso di ordine, è creativa, concentratissima, insomma come dicono gli psicologi, è completamente immersa nel proprio ‘flow*’.
Sorrido e invidio Annika, invidio la sua creatività e fantasia insaziabile.
Non solo oggi, mentre concentratissima crea piatti di prelibatezze, animaletti, palline e altro con il PlayDoh.
E poi riprendo in mano le nostre lune.
Quella fatta da me per far vedere a Annika come usare le formine e quella fatta da Annika. E mentre la mia è una noiossissima luna in play-doh giallo, la luna di Annika è colorata, speciale e unica.
Perché non esiste un’altra luna uguale alla sua.
L’arte di Annika. 🙂
Quante volte diciamo ai bimbi come fare qualcosa, come comportarsi, come utilizzare un determinato gioco, come risolvere una situazione nel nostro modo?
E impediamo loro di essere creativi, di inventare qualcosa di nuovo che prima non c’era, di trovare il proprio modo per creare o risolvere una situazione?
Anche a voi capita di trovarvi in questo conflitto?
Quando la ragione imprigiona la creatività? Quando pensate di dover spiegare a vostro figlio come si gioca, come si fa e come non si fa qualcosa che forse potrebbe affrontare da solo?
* Il flow è importante per la crescita psicofisica dei bambini. Chi è nel flow sente di essere completamente coinvolto, focalizzato, concentrato; sa che l’attività è fattibile e che le abilità che possiede sono adeguate allo scopo e saranno utilizzate al massimo; è assolutamente focalizzato sul presente; avverte un senso di “serenità”; ha la sensazione di muoversi in armonia con l’attività intrapresa, come dentro una corrente, un flusso. (da psicolab.net)
ottimo! 🙂