qualcosa?
E’ una di quelle notti strane che sta seguendo un’altra notte strana. Ma che sta succedendo? Annika non dorme tutta la notte.
E anche il giorno dopo, è sveglia. MOLTO sveglia.
Peccato però che sia non solo molto sveglia, ma anche molto stanca.
Si lamenta appena la sposto dal mio collo (spalla, gambe).
Si fa piccola piccola e si attacca con le sue ditine al mio seno, al mio braccio o ai miei capelli (eia).
Ho la sensazione che vorrebbe tornare dentro la mia pancia.
Piange. Mbèèèè.
La riprendo in collo, ma si gira e rigira.
Forse ha fame? L’attacco al seno.
Avida apre la bocca per poi fare solo due sorsi veloci, poi si stacca e piange.
Mbèèèè. Mbèèèè. Mbèèèè.
Si riattacca poco convinta e fa altri due sorsi, per poi far capire alla mamma come sia terribile tutto il mondo intorno a lei :-/
Ok, penso, la coccolo, si calmerà sicuramente…
L’accarezzo da sopra a sotto, ballo per la cucina.
La tengo stretta, le canto piano piano una canzoncina, le massaggio dolcemente la schiena e i piedini, le bacio il visino e accarezzo i suoi capelli.
Non piange. Faccio un respiro profondo. Sono molto soddisfatta.
And the Mamma Oscar goes to…. Joja.
Ma poco dopo….. Mbèèèè. Mbèèèè. Mbèèèè.
Così passiamo la giornata.
Qualche volta cade nel sonno per 30 minuti e respiro, mi accaparro qualcosa di commestibile e ingoio velocemente due bicchieri d’acqua.
Inizia il prossimo round…
Diventa straziante verso la sera.
Per fortina, come se avesse un orologio interno, si stanca verso le 20.
Verso le 20.15 le cascano gli occhietti.
Piano piano la porto in camera, l’appoggio nel lettino.
Ma appena la sua testina tocca il materasso, apre gli occhi e sembra sveglissima :-O
Comincia a ridere.
Mi sorride con i suoi occhietti a forma di lunette e dalla sua bocca escono suoni dolci.
Mi vuole accarezzare…
E’ maledettamente difficile non risponderle con un sorriso o rimanere calma, la vorrei sbacciucchiare tutta.
Ma tengo solo la sua manina per calmarla.
Ricordiamocelo bene: Annika era tanaaanto stanca…
Le infilo il ciuccio. Ciuccia, sputa il ciuccio. Le infilo il ciuccio. Ciuccia, sputa il ciuccio. Le infilo il ciuccio. Ciuccia, sputa il ciuccio….
E così fino allo sfinimento.
…per fortuna sempre prima il suo 🙂