Mia piccola Annika

 

Da quando sei nata, hai sentito il forte bisogno di calore e braccia che ti accolgano.
Purtroppo la tua boccuccia era troppo piccola per mangiare al seno e così ti sei attaccata caparbiamente al tuo amato ciuccio.
Ma ci abbiamo provato sempre e con ostinazione, ogni giorno, sentivo il tuo bisogno fisico di succhiare e di abbracciarmi.
E tutte le volte ti arrabbiavi e piangevi piccole lacrimucce perché non riuscivi ad accogliere il seno nella tua piccola boccuccia.
E tutte le volte il cuore mi si stringeva fino a farsi minuscolo nel leggere la delusione nei tuoi occhietti, e piangevo con te.

Volevo darti quello che era il tuo e il nostro bisogno.
Non è stato facile, ma entrambi abbiamo lottato giorno per giorno per riuscirci.
Oggi sei una grande poppatrice, cerchi spesso il mio seno, succhi avidamente e mi accarezzi (pizzicchi) con entrambi le mani.
Guardarti è un bello spettacolo.

Il ciuccio?
Una volta il ciuccio era il tuo compagno preferito di tutta la giornata, oggi ti serve solo per addormentarti.
Annika, sono fiera di te.
Sei una bambina allegra, solare, curiosa e tanto chiacchierona.
Quando abbiamo visite, mostri il tuo lato migliore: ti si illuminano gli occhietti a forma di luna, emetti sorrisi striduli e cominci a chiacchierare.

Ultimamente hai imparato a fare gargarismi e quando ti imito, ridi a bocca aperta.
Probabilmente ridi della mia ‘rrrr’ alla tedesca.
Di certo tu la saprai dire molto meglio.

In generale ti fanno ridere tutti gli scherzetti e giochini che invento per te.
Quando mi avvicino al tuo visino, al tuo pancino al tuo nasino, sussurrando, “sai cosa ti da ora la tua mamma, sai cosa ti da ora la tua mamma…”, cominci a calciare con le tue gambette, boccheggiando e ghignando.
Se poi ti do i bacini, ridi proprio di gusto.

Se potessi esprimere in parole, come mi tocca ogni volta questo tuo sorriso, lo farei.
Ma non riesco.
E allora ti sorrido anch’io e dentro di me trabocco dalla felicità.

Riesci a giocare anche 20 minuti da sola sotto la tua palestrina.
A volte mi avvicino piano piano e vedo come parli con la farfallina.
La prendi in mano, la giri, la tiri verso di te, la fai volare e ridi.

Che bella che sei, Annika 🙂
Non ti piace tanto stare sulla pancia, forse pensi di perderti il mondo che gira intorno a te, forse sei un po’ pigra o forse è semplicemente troppo presto per te.
Tranquilla mia piccola, hai tutto il tempo che vuoi per esplorare il mondo sulla pancia e sono sicura che ti piacerà un monte, come tutte le nuove cose che stai imparando a fare.

A volte sei impaziente, soprattutto quando hai fame e allora niente ti può calmare.
Se non corro subito, i lati della tua boccuccia scendono quasi fino al mento, prendi aria e via alle urla.
Ma hai ragione, la fame è una brutta cosa.

Annika, sei diventata una piccola bimba con molta personalità.
Sei bella.
Fai girare il mio mondo velocemente.
Sono molto fiera di poter essere la tua mamma.
Ti amo, mein Schatzi, e sarà così per sempre.

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